Sistemi innovativi di irrigazione, ricerca scientifica, utilizzo di tecniche agronomiche all’avanguardia: produrre frutta e verdura di alta qualità risparmiando acqua si può. E le filiere ortofrutticole europee lo dimostrano quotidianamente.
Combattere gli sprechi d’acqua, tutelare le fonti idriche dall’inquinamento, produrre ortofrutta sana e di qualità senza disperdere neppure una goccia di “oro blu”.Il pianeta terra può contare su alleati cruciali per vincere queste sfide: la frutta e la verdura europee.
“La tutela dell’acqua è una sfida quotidiana per i produttori ortofrutticoli – spiega Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, principale Organizzazione di Produttori ortofrutticola della UE e promotrice del progetto In&Out –: una sfidache ci vede impegnati in prima linea, a maggior ragione in un momento storico in cui la siccità rappresenta una costante minaccia per le produzioni agricole e per tutto il pianeta. Da sempre poniamo il tema della lotta agli sprechi di questo preziosissimo elemento al centro delle nostre ricerche e incentiviamo lo sviluppo tecnologico affinché possa fornire ai produttori soluzioni efficaci che permettano di non sprecare neanche una goccia d’acqua”.
Una sfida che, da oltre un decennio, vede il massimo impegno di Apo Conerpo nella diffusione fra le aziende agricole di sistemi innovativi di irrigazione: “Fornire la giusta quantità d’acqua alle piante è essenziale: l’eccesso è tanto dannoso quanto la scarsità come dimostrano diversi progetti di ricerca su cui ci siamo impegnati in questi anni. Oggi, però, la tecnologia ci permette di fare un uso molto razionale e preciso dell’acqua – prosegue Vernocchi -: dall’irrigazione a bassa pressione ai sistemi di microirrigazione e subirrigazione, le possibilità a disposizione dei produttori sono numerose”. E sempre più efficaci: “Grazie al sistema di irrigazione localizzata con manichetta, ad esempio, i produttori di ortaggi, come ad esempio patate e cipolle, fra i beni di larghissimo consumo, oggi sono in grado di risparmiare fino al 30% di acqua nelle loro produzioni, garantendo al consumatore un prodotto di alta qualità e amico dell’ambiente. Altrettanto accade con la frutta: le produzioni che adottano sistemi di irrigazione a goccia riescono a ridurre di un terzo il fabbisogno idrico anche nelle coltivazioni più esigenti su questo fronte. Un risparmio che si accompagna anche a una riduzione di oltre il 70% dell’energia necessaria per le operazioni di irrigazione. Per alcune produzioni, come nel caso di un tipico actinidieto da tre ettari, si arrivano a risparmiare circa 5.000 metri cubi d’acqua all’anno”.
Ma la tutela dell’acqua passa anche dalla tutela delle fonti idriche dall’inquinamento: “L’impegno dei produttori ortofrutticoli su questo fronte è massimo: la scelta di adottare tecniche di produzione integrata, infatti, permette di ridurre al minimo l’utilizzo di fitofarmaci e da tempo abbiamo abolito le molecole più inquinanti che, attraverso il terreno, avrebbero potuto raggiungere le falde acquifere sottostanti”.
(Articolo realizzato con il contributo di Legambiente)
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