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POMODORO, UN ROSSO SEMPRE “GREEN”

Grazie a tecnologia e ricerca si usa il 20% in meno di acqua per produrre il pomodoro da industria (con il 50% in meno di emissioni). E con il kiwi si arriva anche al 30% in meno.

I dati delle analisi in campo dimostrano che la strada imboccata da Apo Conerpo è quella giusta: “Per il pomodoro da industria – spiega il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi – abbiamo dimostrato come il passaggio dall’irrigazione con i classici ‘rotoloni’ a quella con le manichette permetta di ridurre l’utilizzo di acqua fino a un quinto nella produzione delle varietà da industria, quelle che diventeranno salse e sughi che ogni giorno riempiono le tavole di milioni di italiani, e la percentuale sale fino al 30% con altri ortaggi. Ma non solo: utilizzando le manichette per la fertirrigazione, cioè la diffusione di fertilizzanti insieme all’acqua, i nostri produttori sono riusciti ad aumentare sensibilmente le rese produttive per ettaro diminuendo fino al 50% le emissioni di Co2 nell’atmosfera rispetto a quelleprodotte dalle tecniche classiche di irrigazione e concimazione. In sostanza: meno acqua e meno anidride carbonica per un pomodoro da industria sempre più amico del pianeta”.

Risultati importanti anche per le produzioni di kiwi: “Grazie all’utilizzo della sensoristica nel terreno che calcola l’esatto grado di umidità necessaria e sistemi da alta precisione che depositano il numero esatto di gocce necessarie nel preciso punto in cui servono, negli actinidieti oggi utilizza il 30% di acqua in meno rispetto a pochi anni fa con una riduzione di oltre i due terzi dell’energia necessaria a irrigare. Grazie a questa innovazione, per ogni ettaro di kiwi si risparmiano oltre 1.500 metri cubi d’acqua all’anno senza intaccare la qualità, il gusto e la salubrità del frutto”.

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